"La Foce" Sestri Levante (GE)
Il “La Foce” era una nave mercantile di nazionalità italiana (2.497t) costruita nel 1921 per conto della Società Anonima ILVA di Genova.
Di essa si sa solo che era utilizzata dalla ILVA per il trasporto di materiale (prevalentemente acciaio) per gli altiforni.
E’ a causa della preziosità del carico che trasportava (lamine di acciaio) quando è stata affondata che è stata successivamente oggetto di una campagna di recuperi da parte della società SO.RI.MA..
Il lavoro dei palombari (che hanno recuperato tutto il carico e quanto di materiale ferroso potesse essere riutilizzato) ha praticamente devastato il relitto: sono state completamente sventrate sia le stive sia l’estrema poppa; al loro posto, oggi, vi sono solo delle enormi voragini….. Il relitto si presenta dunque spezzato in tre tronconi.
L’immersione sul La Foce è abbastanza complessa non tanto per la profondità (pur sempre impegnativa: il relitto giace in assetto di navigazione tra i –70m ed i –82m) quanto per la scarsezza di visibilità (tipica dei fondali fangosi) e della quantità di reti, cime e lenze che ricoprono praticamente ogni centimetro della nave.
La nostra immersione si è limitata al solo castello di poppa in quanto la visibilità (che, appena sotto il ponte, non superava i 10 centimetri ed arrivava a circa mezzo metro/1 metro nella parte più alta delle sovrastrutture) e tutte queste reti che, come spettri, comparivano dal nulla, ci hanno sconsigliato dall’avventurarsi alla ricerca dei tronconi centrale e prodiero.
Poco male: vuol dire che abbiamo una “scusa” in più per tornare su questo relitto abitato da aragoste di dimensioni tali da soddisfare appetiti “pantagruelici”!
Il La Foce fu affondato il 18/12/1943 al largo di Punta Manara (poco fuori Sestri Levante – GE-): fortunatamente, il siluro, che lo colpì nella zona prodiera, non arrecò vittime tra i marinai.
A lanciare il siluro fu il sottomarino inglese HMS Universal (P57)
Di essa si sa solo che era utilizzata dalla ILVA per il trasporto di materiale (prevalentemente acciaio) per gli altiforni.
E’ a causa della preziosità del carico che trasportava (lamine di acciaio) quando è stata affondata che è stata successivamente oggetto di una campagna di recuperi da parte della società SO.RI.MA..
Il lavoro dei palombari (che hanno recuperato tutto il carico e quanto di materiale ferroso potesse essere riutilizzato) ha praticamente devastato il relitto: sono state completamente sventrate sia le stive sia l’estrema poppa; al loro posto, oggi, vi sono solo delle enormi voragini….. Il relitto si presenta dunque spezzato in tre tronconi.
L’immersione sul La Foce è abbastanza complessa non tanto per la profondità (pur sempre impegnativa: il relitto giace in assetto di navigazione tra i –70m ed i –82m) quanto per la scarsezza di visibilità (tipica dei fondali fangosi) e della quantità di reti, cime e lenze che ricoprono praticamente ogni centimetro della nave.
La nostra immersione si è limitata al solo castello di poppa in quanto la visibilità (che, appena sotto il ponte, non superava i 10 centimetri ed arrivava a circa mezzo metro/1 metro nella parte più alta delle sovrastrutture) e tutte queste reti che, come spettri, comparivano dal nulla, ci hanno sconsigliato dall’avventurarsi alla ricerca dei tronconi centrale e prodiero.
Poco male: vuol dire che abbiamo una “scusa” in più per tornare su questo relitto abitato da aragoste di dimensioni tali da soddisfare appetiti “pantagruelici”!
Il La Foce fu affondato il 18/12/1943 al largo di Punta Manara (poco fuori Sestri Levante – GE-): fortunatamente, il siluro, che lo colpì nella zona prodiera, non arrecò vittime tra i marinai.
A lanciare il siluro fu il sottomarino inglese HMS Universal (P57)
Appartenente alla classe “U”, venne impostato dai cantieri Vickers Armstrong (Newcastle) il 5 settembre 1941, fu varato il 10 novembre 1942 ed entrò in servizio l’8 marzo 1943; fu demolito nel giugno 1946.
Aveva una lunghezza di 58,22m, una larghezza di 4,9m ed un pescaggio di 4,62m. Dislocava 630t in superficie e 730t in immersione. Era dotato di due motori diesel e due elettrici che gli imprimevano una velocità di 11,25 nodi in superficie (10 nodi in immersione).
Disponeva di 4 tubi lanciasiluri e di un cannoncino da 76mm.
Trascorse la maggior parte del tempo operativo in Mediterraneo ove affondò parecchio naviglio mercantile e militare.
Aveva una lunghezza di 58,22m, una larghezza di 4,9m ed un pescaggio di 4,62m. Dislocava 630t in superficie e 730t in immersione. Era dotato di due motori diesel e due elettrici che gli imprimevano una velocità di 11,25 nodi in superficie (10 nodi in immersione).
Disponeva di 4 tubi lanciasiluri e di un cannoncino da 76mm.
Trascorse la maggior parte del tempo operativo in Mediterraneo ove affondò parecchio naviglio mercantile e militare.
Dell’Universal non disponiamo immagini: queste che pubblichiamo raffigurano due sottomarini della classe “U”: l’Uproar
e l’Unswerving
Si ringrazia molto sentitamente il Dott. Achille Rastelli per aver messo a nostra disposizione ed averci permesso di pubblicare una fotografia del La Foce.